Premesso che siamo in un “regime” antidemocratico, o peggio, immersi nella “dittatura” della UE govermata da funzionari e uomini di paglia delle oligarchie finanziarie, ed è del tutto evidente che le elezioni erano a servizio di istituzioni di cartone, popolate da una classe politica venduta o connivente, dobbiamo quindi valutare i risultati sotto questa luce. A ciò si aggiunge, e questo è il vero problema, la mancanza assoluta di una avanguardia o gruppo dirigente di opposizione capace di coagulare intorno a sé il sentimento e la volontà di protesta e di rifiuto della stragrande maggioranza degli italiani: e non possiamo includere nella categoria di direzione cosciente rivoluzionaria, la miriade di nano-movimenti, diretti da pico-dirigenti o soggetti in cerca di autore, aspiranti condottieri, che privi di reale o minimo radicamento nella popolazione, preda anche dell’immaginario di sistema, si sono buttati nel gioco elettorale contro il sentimento della popolazione.
Ebbene questa maggioranza incazzata, priva di riferimenti autorevoli che possano indirizzarla in una resistenza che ponga il problema del potere, priva di organizzazioni ed organismi propri comprovati e con un programma ed una prospettiva coerente, ha, come nel passato, ma vieppiù, rifiutato di legittimare un parlamento europeo privo di ogni potere contenendo l’affluenza sotto la soglia del 50%, ovvero affermando che la maggioranza degli italiani e degli europei è contraria alla UE ed ll sua politica dittatoriale.
E questo è avvenuto nonostante il trucco di affidare alle elezioni amministrative l’effetto di trascinare al voto anche le europee: ebbene la grande prova di maturità e di incazzatura della popolazione è stata un aumento dell’astensione di 7 punti percentuali (56,1% 2019 contro 49,5 2024), saliti a 14 punti dove si è votato solo le europee (42,2%), ed il 49,5% di vontanti alle europee da opporre al 62,8% dei votanti in concomitanza alle amministrative: ovvero un 13,3% ha rifiutato la scheda: un atto cosciente e volontario di non facile portata per normali persone.
Quindi il problema all’ordine del giorno (lo è da diversi anni) è dare rappresentanza a questa immensa moltitudine, variegata, non politicizzata, in parte sfiduciata, che è stata pronta a seguire condottieri della scuderia Soros, da Grillo a Salvini, nella voglia-speranza di sovvertire questo regime. Allora dobbiamo liberarci da una visione rattrappita dell’azione, dal tran tran delle piccole (ancorchè legittime) proteste che portano ad una estenuante liturgia di azioni che la popolazione ha dato dimostrazione di non seguire: ad una dittatura che sta garrotando economia, libertà, spirito e persone deve essere opposta una prospettiva chiara e determinante: lotta senza quartire contro la UE, contro la NATO, rendere operante un vero internazionalismo che ci collochi al fianco del popolo palestinese che non può essere solo solidarietà perché il loro genocidio è un segnale, anzi l’anticamera del nostro. La loro difesa è la nostra difesa dalle oligarchie finanziarie assassine. Anlogamente dobbiamo non solo impediere all’Italia di proseguire l’appoggio ai nazisti ucraini, ma dobbiamo sostenere tatticamente la Russia nella misura in cui questa conduce una guerra contro la NATO in Ucraina o dovunque, anche perché il futuro dello sviluppo dell’Italia nell’immediato non può che essere in relazione ai BRICS.
10 giugno 2024 LDC