Nea Polis

ECCO IL NUOVO PAPA

E l’elezione nel Conclave è stata veloce (la scelta di “linea” si è imposta subito). Finita la spettacolarizzazione su cui – come ovvio – si erano lanciati i media. Ora, tanti attendono di verificare che cosa ancora il nuovo Papa dirà – oltre a “pace” (che ha già detto) – e, soprattutto, farà.

La Chiesa di Bergoglio – oltre alcune scontate esternazioni retoriche – si era sostanzialmente allineata al “piano” dell’Anglosfera davosiana (come la denomino io), quello, per intendersi, dell’ “Agenda 30” (e che intende proseguire con l’ “Agenda 50” – ma di ciò si tratterà in seguito).

Il Papa Leone XIV (è il cardinale Prevost, parrebbe “sponsorizzato” da Trump) segnerà un’inversione di rotta? (Dall’allineamento al “piano”.) E fino a che punto? Certo, il “piano” dell’Anglosfera davosiana è rimasto bloccato sul campo di battaglia ucraino, e le grandi potenze – Usa sub Trump nello specifico – si stanno riposizionando sullo “scacchiere” mondiale… Porterà la Chiesa a muoversi in questo riposizionamento globale? Magari con “qualche attenzione” alla “provenienza” del Papa Leone stesso… O porterà avanti una linea pur in qualche misura mezza-e-mezza? (In attesa del dispiegarsi dell’ “Agenda 50″…).

Molte domande – per adesso poche le risposte, almeno precise.

Si scateneranno analisi teologico-ecclesiastiche, e sulle stesse modalità del Conclave, e se sia stato o sarà sanato (o meno) il “vulnus” che alcuni critici hanno voluto rilevare con il precedente Conclave (e i due Papi…), per non dire delle disamine sulle prossime mosse…

Personalmente, vedo “le cose” con…distanza – e sono ben poco emozionato dalla nuova elezione del sovrano assoluto (formalmente) di quello Stato sovranazionale e Organizzazione internazionale che è la Chiesa (cattolica apostolica romana), sovrano assoluto, poiché successore-vicario di Pietro, eletto come suo vicario dal “fattore” centrale di questa religione… Lascio volentieri tutto questo ai “credenti” (senza stare neanche ad accennare alla storia ecclesiastica, con gli oscurantismi e le atrocità che vi ricorrono).

Ma rilevo che la Chiesa, pur potente sui piani economico, proprietario, politico, sociale, e culturale (dati i tanti fedeli), non va sopravvalutata in potenza – come disse Joseph Stalin, di fronte a obiezioni papali a suo tempo: “quante divisioni [militari] ha il Papa?” – e che (in epoca contemporanea) si deve accostare a qualche potenza (che non è solo economica e politica, ma anche militare) o comunque situarsi nello “snodo” dei rapporti fra potenze – né può fare diversamente, per sussistere e incidere, perpetuarsi e (possibilmente) espandersi.

Su tutto questo si rimandano le considerazioni su Papa Leone XIV e sulle direttrici che avrà la sua Chiesa – senza peraltro, e lo affermo almeno per quanto mi riguarda, farsi molte illusioni.

MM

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