Considerazioni ex post.
È la Festa ufficiale della Repubblica (Repubblica?!) per l’anniversario (l’80simo) della “Liberazione”.
E Resistenza, lotta di Liberazione dei nostri partigiani (di cui, peraltro, monta, e da vari anni e parti, un’opera di discredito), Liberazione dall’occupazione nazi-hitleriana e annesso regime fascista-fantoccio (della Germania nazista) di Salò.
E dopo basta re e regno, e Repubblica, e Assemblea costituente, e Costituzione – ma nel contempo (e più della resa del 3,9,’43) Trattato di Parigi (10, 2, ’47, con sottomissione sottoscritta del paese agli anglosassoni), “Piano Marshall” (= investimento di capitali Usa eccedenti in Italia – nonché “acquisto ufficializzato” di Stato e governi) e adesione (= imprigionamento) alla Nato, con installazione di “basi” (e Nato e direttamente Usa).
Chi ha avuto modo di sentirsi con i veri e coerenti partigiani, sa bene che cosa ne pensassero: liberazione sí dal nazifascismo, ma occupazione anglosassone, Usa in primis, con il boxer-Uk, dell’Italia.
E assoggettamento del nostro paese (proseguito fino a tutt’oggi, schiacciando ogni spinta anche solo a una maggiore autonomia, accentuandolo con l’ulteriore ingabbiamento dell’Italia nell’Ue – e con la pervasività nell’establishment del Wef-“piano” di “Davos”), per cui la Repubblica (“cosa pubblica”, del popolo) è ormai “ex”-tale, tradottasi in un servile regime corrotto (= agenti, funzioni, strumentazioni “altrui”, non del popolo e paese che il regime occupa)
Quindi, il 25 aprile che “Festa della Liberazione” è? …E di che, da che, per che? E forse mai come quest’anno si è trattato di retorica stucchevole, falsa, squallida – con le formazioni ora della giunta di gestione interna (del regime) molto “tiepide” (in omaggio ai loro seguiti destrorsi), e che anche perciò hanno proclamato 5 giorni (?!) di lutto per Bergoglio, e le formazioni di opposizione (ma sempre di regime) che ostentano un “antifascismo” del tutto fantomatico, perché sono anch’esse pro-dominio attuale – infatti sono per l’Ue, per un po’ “ni” e un po’ “so”, ossia “sì”, al riarmo, per il regime natonaziucraino, per l’appoggio a Israele, per il complesso del “piano” dell’Anglosfera davosiana (come peraltro lo sono anche le stesse forze ora “di maggioranza” parlamentare).
Sono state contestate, e scacciate, in alcuni cortei le opposizioni (di regime) – e si è proposto (sola “cosa” giusta) di dedicare il 25 aprile in Italia alla Palestina e palestinesi. Ma anche gli “scaccianti” che cosa hanno compreso, diffuso, prospettato, in questi ultimi 5 anni? (Molti di loro non hanno neanche capito la truffa pandemica e il vax in quanto attentato…).
La situazione era, e resta…, problematica – perciò occorre porsi seriamente come affrontarla.
Infatti – chiediamoci un po’ – che ne pensa e che ne fa (della festività del 25 aprile) la “gente”, quella che viene detta “comune”?
Dimostra la propria indifferente estraneità: usa il giorno di festa secondo…gli usi consueti, e quelli che possono se ne servono per…”il ponte” vacanziero o para-vacanziero, unendo venerdì (25), sabato (26) e domenica (27).
Che dire? Be’, per adesso soltanto questo: si è pur esseri umani, di carne, ossa, sangue, e si deve pur vivere…
MM