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ALIMENTAZIONE, IL MINISTERO DELLA SALUTE VUOLE RISCRIVERE LE RICETTE PER UNA CARBO-NARA “SANA”

La ministra è instancabile; pur di occuparsi della nostra salute continua a prendere decisioni in merito a ciò che dovremmo introdurre nel nostro corpo. Dopo i vaccini, il cibo.

SP

(https://www.blitzquotidiano. it/salute/alimentazione-sana- ministero-salute-progetto- ricette-3037815/), 14.05.2019

Riscrivere le ricette della tradizione italiana in una versione “sana”, dalla carbonara al ragù e la cotoletta. Questo l’obiettivo del ministero della Salute insieme alla Federazione italiana cuochi per rilanciare un concetto di alimentazione sana, senza privarsi del gusto, soprattutto considerando anche le esigenze dei lavoratori in pausa pranzo, che mangiano fuori casa almeno 5 pasti su 7.

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha presentato il «Roadshow per la formazione dei ristoratori per una sana e corretta alimentazione», un progetto che nasce dalla collaborazione tra la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), l’Istituto superiore di sanità (Iss), le Reti città sana Oms ed Edenred, e che fa parte del programma F.o.o.d. (Fighting obesisty through offer and demand).

Il progetto è quello di strizzare l’occhio a un’alimentazione che sia piú salutare e in linea con le attuali esigenze nutrizionali. Il ministro Grillo ha spiegato: «oggi sono noti tutti gli aspetti nutrizionali che ci consentono di riuscire ad avere buone, ricette uguali a quelle che mangiavamo in passato, rese più sane con piccoli accorgimenti. Per esempio: anziché usare la frittura si può usare il forno, anziché usare il burro l’olio extravergine di oliva. Poi, ovviamente, è anche un problema di quantità e frequenza con cui si usano certi alimenti. Le fritture andrebbero evitate, per esempio».

Gaetana Ferri, capo della direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute, al margine dell’incontro per la presentazione dell’iniziativa a Roma ha spiegato: «l’obiettivo è di agire sulla riformulazione delle ricette tipiche italiane. È un lavoro in progress, e fa il paio con il lavoro già fatto con l’industria per la riformulazione degli alimenti industriali. Si punta a ottenere piatti riformulati piú corretti dieteticamente, magari abbassando il tenore di grassi saturi, abbassando il tenore di sale e aumentando il tenore di fibre. E vorremmo che, attraverso questa iniziativa, anche i cuochi, in futuro, siano anche in grado di suggerire, agli utenti dei ristoranti, ricette piú alleggerite e suggerire menu dieteticamente corretti. In questo modo si fa educazione alimentare diretta e, quindi, prevenzione».

C’è poi anche la questione della pausa pranzo. Sempre più italiani la fanno in modo rapido e non sempre con la giusta attenzione alla qualità di ciò che mangiano, per lo più panini, tramezzini e pasti precotti. La Grillo ha spiegato: «è fondamentale offrire delle alternative sane ai milioni di cittadini che quotidianamente consumano pasti fuori casa. La promozione di corretti stili di vita passa anche attraverso la ristorazione».

Marco Silani, Direttore, Unità Operativa Alimentazione dell’Iss, ha commentato: «quasi tutti i lavoratori fanno 5 pasti su 7 fuori casa. Per questo, metteremo a disposizione un messaggio chiaro, scientificamente valido e aggiornato secondo le normative europee, rispetto a tre temi: qualità nutrizionale, sicurezza, corretta gestione dei cibi e degli allergeni».

Dal rapporto Fipe di quest’anno, commenta il presidente Lino Enrico Stoppani, «emerge che aumenta la spesa per mangiare fuori casa, ed è oggi pari a 36% del totale speso dalle famiglie per gli alimenti. Questo cambiamento impone alle imprese del settore ancor più responsabilità».

Promotore del progetto è Edenred, leader nel welfare aziendale e inventore, nel 1962, del Ticket Restaurant. «Il Roadshow presentato oggi (spiega l’amministratore delegato Luca Palermo) è pensato anche per aiutare gli utenti di buoni pasto a beneficiare di pasti equilibrati in locali convenzionati. In Italia abbiamo 8.000 imprese che danno buoni pasto e oltre 2,4 milioni di lavoratori li utilizzano, per un mercato di 3 miliardi».

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