Nea Polis

SULLA “QUESTIONE COVID”

Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem, disse Guglielmo di Ockham (XIV sec.). È il «rasoio di Ockham», un principio scientifico (in tutti i campi di scienza e conoscenza): «non si devono moltiplicare le “entità” senza che ve ne sia necessità», ossia non si devono ampliare ricerche, interpretazioni-dati, ipotesi varie, quando la spiegazione-comprensione essenziale di fatti e situazioni è già adeguata. Però non appare che tale principio venga applicato, non solo in generale, ma, in particolare, sulla “questione-Covid”: o non si conosce la spiegazione, o non la si vuol conoscere, o si assumono ipotesi fuorvianti su assiomi erronei. Tanto che a tre anni di distanza – fra gli stessi oppositori e critici – si naviga ancora sul “virus c’è o non c’è?”, e sul virus in quanto (denotato come) «veleno», e quindi su “la pandemia c’è stata/c’è o no?”, e su “e quei decessi in piú?”, e su “i contagi ci sono?”, e dunque su “i vaccini sono utili o no?”, e c’è lo strascico di chi dice “il virus c’è, guai a negarlo” ma è “da affrontare altrimenti”, e c’è il «diversamente vaccinista», per cui “il vaccino protegge per un paio di mesi, poi decade”, e “quelli tradizionali potevano andare, gli attuali no”, e cosí via, all’interno di quella koiné, che ritiene batteri e virii (plurale di virus) come “cause”, e vaccini “ben fatti” come «salvifici» – e si sente ancora chi dice “ho avuto” od “ho il Covid”… 

Perciò espongo in sintesi le mie posizioni definitive – sulla “questione Covid”(v. nota 1). E, poiché vengo da Lettere, Storia e Filosofia, non da Medicina, Farmacia, Chimica, Microbiologia, scanso l’obiezione (di chi si affida solo agli “esperti”) “ma tu sei un medico o uno scienziato?”, e rimando ai lavori scientifici studiati e assunti: quelli di Franchi, Lanka, Scoglio, Sartorio-Meloni 5LB (v. nota 2) (ma, prima ancora di conoscere i primi lavori citati, dai precedenti “allarmi” e poi dal gennaio-febbraio del ’20, ho colto – v. miei interventi pubblici e scritti – la «pandemia» come truffa strumentale). 

· La “chiave” utilizzata da Davos (v. nota 3) è data dalla collusione con scienza, medicina, farmacologia “istituite”, per cui la “causa” delle «malattie» è un «attacco» esterno all’organismo (generalizzazione della varia traumatologia), da microrganismi, ossia batteri e virii (che non sono microrganismi, ma “pezzetti” di Rna o Dna, in sé non viventi), o interno, da «cellule impazzite» o «maligne» (perché lo facciano resta oscuro); contro l’«attacco» si usa dire che il paziente «lotta», sostenuto dai medici, e, se decede, «non ce l’ha fatta». E su questo “impianto”, istillato nella popolazione – insieme alla compulsione all’«assistenza chimica» (medicinali e para-medicinali) per ogni disturbo (reale o presunto); alla credenza che batteri e virii “ci contagiano, ci ammalano, ci fanno morire”; all’abitudine “al vaccino” accreditato dal livello accademico (“i vaccini salvano il mondo!”) – si è terrorizzata la “gente”, costringendola alle museruole (dannose sul piano fisico e psichico), segregandola con le clausure, sottoponendola a tachipirina, vigile attesa, ricoveri á la stordimento chimico e intubazione (sopra i limiti di ossigeno “sparato”) in base ai «protocolli», per infine imporre un “qualcosa” detto «vaccino» (certo non sperimentato, come dichiarato, ma, se pur lo fosse stato, sarebbe lo stesso: però avrebbe “sgarrato” nei tempi per il disegno di Davos), insieme al Green Pass

· La pandemia non è mai esistita, è stata inventata e “montata” a infame “arte”, come “colpo” glo-bale di Davos, alterando, dall’Oms fino alla Sanità italica, dati, cifre, dizioni, e imponendo “cure” e «protocolli» perniciosi fino a essere letali (con “picchi” di decessi in aree, come quella di Bergamo, dove gli abitanti erano già stati sottoposti in massa al massacro di una mole di precedenti vaccinazioni), allo scopo di porre sotto vessatorio controllo e comando l’intera popolazione (ivi compreso il diktat dello «spopolamento»), e usando il Green Pass verso l’avvio dell’«Identità digitale». 

· Il “terribile” Sars-Cov-2 – con le sue successive (presunte) «varianti» – non è mai esistito, com’è attestato dal fatto che nessuno lo ha mai isolato (né i precedenti virii), poiché l’implementazione (metodo costante) non isola alcunché (e cosí è per il presunto virus-chimera «ingegnerizzato» aut similes, perché allora li si conoscerebbe e isolerebbe, avendoli prodotti), mentre ciò che si può arrivare a scorgere, con microscopio elettronico, sono solo usuali esosomi infracellulari, volti ai costanti rapporti interni all’organismo e che si attivano, in particolare, in condizioni di alterazioni specifiche, né sono in quanto tali “causa” di niente – analogo “discorso” riguarda quelli che sono davvero microrganismi, batteri e micotici, su cui ora qui dico unicamente che sono funzionali all’organismo e suoi elementi costituivi (ne va solo ridotta la proliferazione in dati processi in di dati organi). 

· L’uso dei «tamponi» & test PCR, oltre al fatto che i «tamponi» stessi non sono strumenti diagnostici, non “trova” niente (se non quanto si vuol loro attribuire, specie con amplificazioni a dismisura), quindi, tutti, sono test “farlocchi” (ma utili per strombazzare “pandemia!”, e vessare). 

· Non esistono i «contagi» “da virus” (e nemmeno da batterio – per l’estensione di affini reattività e processi, rimando alle reazioni simili/condizionate di shock – con attivazione conflittuale del processo psiche-cervello-organo – in condizioni di massa, nonché agli studi, che è troppo ampio trattare qui, sui «campi morfici»: v. 5LB). 

· I tanti «casi», artatamente «registrati» come esiti dei «contagi», sono tutt’altro e, nel complesso, sono solo «paura piú influenza» (come dice Scoglio) – spavento (indotto e rimbombato) piú «sindromi influenzali» (di vario tipo e per varie ragioni, su cui qui non entro in merito e ricordo solo che le «malattie» = malae aptiae, «cattivi adattamenti», sono “altro” da quanto si pensa e la medicina “ufficiale” afferma). 

· Il cosiddetto «vaccino anti-Covid» non è altro che un intruglio venefico (surrettiziamente proposto e imposto), già i cui «antigeni» di mRNA artificiale (insieme ad altri «adiuvanti») vengono respinti dalle cellule, poiché costituiscono una bomba tossica (al di là degli entia non multiplicanda, come la «proteina Spike», che è prodotta artificialmente, e come il «grafene», di cui Scoglio ha recentemente dimostrato l’inesistenza) (v. nota 4) che si diffonde in tutto l’organismo, concentrandosi in particolare in alcuni organi specifici (fra cui quelli riproduttivi, fegato, cervello), e induce “reattività” dell’organismo stesso (che si mette in moto per liberarsi di tali sostanze, e tale “reattività” si accresce quanto piú si accumulano successive «dosi vaccinali»), le quali portano (di fronte a eccesso di tos-sicità) al decesso o all’invalidità, e alla patologizzazione-medicalizzazione permanente (con lo slogan, orwelliano, «prevenire è meglio che curare», dando per scontato che tutti sono malati o “ammalandi” – il dr. Knock della commedia degli anni venti del Novecento ha trionfato!), confermandosi come «arma di distruzione» (= spopolamento) di massa (con duplice ricaduta: iper-profitti forzosi, e sottratti al “resto”, per la Big Pharma, e controllo-riduzione della popolazione) – tanto piú se si combinano con altre «vaccinazioni» (che andranno diventando, tutte, a mRNA). 

· Riguardo ai vaccini in sé, anche “tradizionali”, va proclamato che si tratta, a partire dall’acclarato truffatore Louis Pasteur (a cui Antoine Béchamp e Claude Bernard si contrapposero validamente, a suo tempo, ma furono ignorati, et pour cause), di un’idea demenziale e una pratica criminale, che già provocò la moría di vaiolo, arrivando fino alla cosiddetta «spagnola», e contro la «polio» (come riconobbe, infine, Albert Sabin, autore del relativo «vaccino») come minimo non serve (se non la provoca), ed è lo stesso per i vaccini contro «sindromi influenzali» et similia – ma sono idea e pratica fattive per l’investimento di capitale e per il controllo-comando statale.

Questo va affermato, rispetto a tutto l’“armamentario” pseudo-scientifico, medico, vaccinistico, greenpassistico: senza concessione, senza “via di mezzo”, senza entia multiplicanda. Con l’invito alla disintossicazione per gli “intrugliati”, con il totale no Green Pass>controllo-comando Identità digitale, e con la rivendicazione dell’abolizione degli ordini di medici, Oo.Ss, farmacisti, veterinari – per la libertà di cura e curatori, e per salvaguardare scienza e conoscenza contro la collusa ignoranza (e la violazione costante del «rasoio di Ockham»). 

NOTE: Nota 1: Riprendo da quanto ho già scritto sul testo Per il salto di sviluppo, con aggiunte e modifiche. 

Nota 2: Fabio Franchi, La catastrofe provocata dal virus che non c’è, pubbl. in pr. (scaricabile via Internet), 2020; Stefano Scoglio (riprende i lavori di Stefan Lanka e di molti altri, oltre a esporre i suoi), A-pandemia, Dalla falsa scienza alla piú grande truffa della storia, Poliphylia, 2021; Mauro Sartorio ed Eleonora Meloni, 5 Leggi Biologiche Magazine (In-ternet e IBS librerie), dalla teoria della «nuova medicina» di Ryke Geerd Hamer (e lo stesso testo di questo autore, Testamento della nuova medicina…). Quando si tratta di teoria (in ogni campo) non si intende “in teoria…”, discorso poco relato con il reale, ma dell’esito di un’ipotesi divenuta tesi (teoria) se comprovata. Se sia «falsificabile», confutabile in tutto o parti decisive, va respinta; se risulta «non falsificabile», per onestà intellettuale e scientifica va assunta. 

Nota 3: Le oligarchie globaliste, finanziarie e transnazionali, sbocco dell’iper-capitalismo, con il loro WEF-NWO e la presa negli/sugli Stati dell’«anglosfera», Usa/Nato e UK, Ue, oltre ad Australia e Nuova Zelanda, nonché Israele, e il Giappone, e organismi sovrastatuali come Onu, e Oms, si ritrovano a Davos, donde propongo la sintesi con Davos – e davosiani i seguaci e i sostenitori. E Davos ha scatenato il “colpo” globale, per imporsi sul mondo, assunto appieno in Italia. 

Nota 4: Vedi Stefano Scoglio ,https://rumble.com/v1yrdxc-il-grafene-non-esiste.html e https://rumble.com/v200rui-risposta-ai-critici-sul-grafene.html

MM

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