È la nave-Ong-tedesca-a-bandiera-
Dunque, sul piano legale si è di fronte a un palese reato. Ciò è indiscutibile: si viola il divieto, legale, di attracco e, di piú, si viola il diritto di esercizio della sovranità di uno Stato, l’Italia. Quindi, qual è il “principio”? Che, in nome dell’“umanità”, legge e diritto statale non contano? E lo si fa artatamente: non c’è nessun naufrago, ma persone-oggetti del traffico e del businessdell’immigrazione, raccolti a bella posta per costruire il “caso” e imporre la violazione. È un reato grosso: viola il divieto di attracco e l’esercizio della sovranità. Di conseguenza, i parlamentari ed esponenti piddini & soci sulla nave-Ong sono complici del reato. I media mainstream e Bergoglio & Chiesa sono complici a loro volta («il manifesto» poi, che sostiene il peggio del mondo verniciandolo di “rosso”, benché sbiadito, va solo lasciato al suo nulla; en passant: c’è qualche buon intervento di qualcuno migliore che ogni tanto si trova in tale foglio, ma l’autore va comunque attaccato, perché dà una copertura all’indecenza del giornale). “Chi ha cuore” è contro la nave-Ong e la sua capitana; chi mette in “questione il principio” è per l’esercizio legale della sovranità italiana; chi mette in “questione l’umanità” è contro l’immigrazione e l’emigrazione, per il diritto di vivere a casa propria di tutti.
È l’occasione non solo per una prova di forza decisiva (le sanzioni indicate dal ministro dell’Interno, Salvini, sono lievi: multa da € 50.000 alla nave-Ong, suo sequestro, processo a capitana ed equipaggio, etc.). È (sarebbe, perché in realtà non ci sarà) il momento di un bel processo per tutti questi delinquenti (chi viola la legge e in primo luogo il diritto di sovranità è un delinquente) e per i loro complici (mentre gli pseudo-profughi vanno … riportati in Libia e la nave-Ong va semplicemente sequestrata e appropriata). Da rilevare, positivamente, che il presidente del Consiglio, Conte, e il vicepresidente, Di Maio, come il ministro dei Trasporti e la ministra della Difesa, sono del tutto compatti con il ministro dell’Interno sulla “questione”. Tuttavia, è anche da rilevare che violazione e traccheggiamenti portano altri consensi ancora a Salvini-Lega. Occorre (occorrerebbe, perché in realtà non sarà così) prendere, e far conoscere con forza, misure ancora piú decise e dure, in particolare da parte di Di Maio e dei 5S, connettendole alla “trattativa con l’Europa” (che è l’Ue, non l’Europa: va ripetuto un’ennesima volta), premendo sulla sua inconsistenza per tutto ciò che non sia “non fate niente altro che non sia scucire soldi”, e battendo sull’esigenza di indipendenza e autonomia, ossia di sovranità, del nostro paese. Ma, su questo, allo stato attuale delle cose, c’è poco da sperare.
MM