Nea Polis

OSCILLAZIONI VACCINALI

  Se non fosse del tutto ordinario il comportamento dei politici, specialmente se impegnati in ruoli di prestigio e potere, si potrebbe definire di valenza straordinaria l’intervista recente della ministra Grillo al «Corriere tv» di mercoledí scorso, trasmessa in diretta. Devo precisare che il punto cardine della questione verte sulla domanda di uno spettatore in merito al figlio di 6 mesi della Grillo, ancora non vaccinato, quando i primi vaccini si dovrebbero fare dopo i 60 giorni(in effetti al terzo mese, precisazione mia)«I 60 giorni? Quali 60 giorni?», risponde l’informatissima ministra, imbarazzata, dopodiché sproloquia di «contratto di governo», di scadenze vaccinali OMS, ma non risponde alla domanda. Questo frammento di intervista è stato rilanciato in vari siti, con successo di visualizzazioni, ma è poi stato tolto – o almeno io non riesco a reperirlo. Ho trovato, però, l’intera intervista. Chi sia interessato veda:

https://www.facebook.com/corrieredellasera/videos/294854748083537/

Intorno al minuto 21 inizia la “questione”. La Grillo, poi, prosegue sui vaccini, per i quali, dice, si è in procinto di togliere l’obbligatorietà, escludendo però le emergenze, ovverosia quando si verifica un’epidemia, e, udite udite, in Italia c’è un’epidemia di morbillo (e il monodose per morbillo, comunque, qua non esiste), e ci sono anche morti. Questo quanto sostenuto dalla ministra, mentre la zuppa dell’Istituto superiore della sanità (ISS) scrive altro: nei primi tre mesi del 2019, 557 casi di morbillo pari al 36,8 per milione (non per cento); 1 decesso per complicazioni respiratorie.

Del tutto ridicolo.

SP

Lascio un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.