Gli Usa scherzano con il fuoco? Parrebbe di sí – vedi S. Pieranni («il manifesto», 28.10.2015):
mentre la leadership cinese è impegnata nella riunione del Plenum del comitato centrale del partito comunista, dagli Stati Uniti arriva una provocazione epocale, […] momento determinante nelle relazioni tra i due paesi nell’immediato futuro, facendo sfumare eventuali posizioni comuni, già difficili in precedenza, per quanto riguarda l’area del Pacifico.
Ieri una nave da guerra americana, la Uss Lassen, è «entrata illegalmente» (per i cinesi) nella zona […] dell’arcipelago delle Spratly «senza aver avuto il permesso del governo cinese». [… È] una manovra rischiosa che mira a legittimare quella zona di mare come «internazionale» e pertanto alla portata di qualunque imbarcazione[…]. Tutto questo significa riportare a galla un argomento spinoso, perché quell’area marittima è considerata propria da Pechino che la contende con quasi tutti i paesi della regione (Vietnam, Filippine, ma anche Brunei, Taiwan e Malesia).
[… E] Washington ha intenzione di spostare nel Pacifico il 60% della propria flotta da guerra. La strategia americana […] è […] chiara: l’argine alla Cina viene posto tanto da un punto di vista commerciale (come dimostra la chiusura dei negoziati sul Tpp [alias il Ttip per i paesi del Pacifico n.d.r.] un accordo commerciale con molti paesi asiatici, escludente proprio Pechino[…]), quanto da un punto di vista militare con una presenza militare americana che serve a dare man forte ai propri alleati principali nell’area, in particolare il Vietnam […]. Pechino, naturalmente […] si è irritata, richiamando l’ambasciatore americano nella capitale ed esprimendo un nervosismo che per ora si è limitato alle parole. Il portavoce del ministero degli esteri cinese ha specificato che il passaggio della nave a meno di 12 miglia nautiche dalle isole «costituisce una minaccia alla sovranità della Cina». Secondo l’amministrazione americana l’iniziativa aveva lo scopo di difendere la «libertà» di navigazione minacciata dalle […] rivendicazioni della Cina, nonché dalla costruzione, testimoniata da immagini satellitari, di […] isole artificiali in quella zona da parte di Pechino. Fonti statunitensi hanno affermato che altri passaggi di questo tipo si potrebbero verificare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. […]
La strategia che Obama lascia in eredità alla futura amministrazione vede infatti un progressivo disimpegno da altre zone del mondo, per concentrarsi dove si giocheranno le sorti per la supremazia nel prossimo decennio, ovvero l’Asia, una commistione di luoghi da sfruttare e mercati da invadere, nonché potenze rivali da placare. Alla mossa Usa e alle reazioni cinesi, non sono mancate le posizioni di altri paesi dell’area. L’Australia ha fatto sapere di sostenere il diritto internazionale di navigare nel mar cinese meridionale. […] Positivo nei confronti di Washington, ovviamente, anche il presidente filippino, Benigno Aquino […].
Che la Cina abbia nell’area una posizione dominante è evidente: quanto al mondo è un altro discorso, ma non sono certo gli Usa che si possono fregiare del blasone di paladini del multipolarismo.
CB