Riesco ancora a stupirmi (e proprio questo mi stupisce …) quando mi sforzo di spulciare direttamente il testo dei decreti, le imposizioni del regime, insomma, senza prioritariamente ricorrere a informazioni e ricerche che, quasi sempre a ragione, dimostrano l’artificiosità delle motivazioni e gli esiti talvolta nefasti, sempre negativi (per il popolo, ovviamente) che ne scaturiscono.
Nella fattispecie, mi riferisco al «Piano nazionale di prevenzione vaccinale». Il dibattito sull’argomento è sterminato, affrontato da tutti i punti di vista, ma io mi chiedo chi abbia semplicemente letto il testo, soprattutto fra i politicanti, e soprattutto fra quelli che propongono nuovi percorsi e nuove scelte. Non ho intenzione di entrare nel merito del “papocchio” di propaganda, e intendo solo segnalare due “cose”:
1) A p. 48 si finisce con questa frase: «il processo diempowerment del cittadino, si può realizzare attraverso … Ora, questo esotico termine starebbe a significare qualcosa come “potenziamento”, “crescita” dell’individuo o del gruppo, ma siccome le assonanze non sono un’opinione, finisce che … «Arlecchino si confessò burlando» e il termine riassume il suo reale significato: impoverimento(intellettuale, culturale, in una parola antropologico).
2) A p. 49 si termina con quest’altra frase (che è sempre inerente alla frase precedente): «le azioni di deterrenza e disciplina etica e professionale nei confronti dei medici e degli operatori infedeli che non raccomandano o sconsigliano la vaccinazione …». Mi sembra che con i regimi islamici non ci sia tutta questa differenza: medici e operatori devono avere e dimostrare fede in dio e in chi lo rappresenta nel nostro paese. ossia i propri superiori, i propri governanti.
Tralascio quel che segue, i Principi guida, perché sembrano concepiti in un manicomio criminale da un gruppo di psicopatici.
SP
