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IL SABOTAGGIO DEI SINDACI = «I REAZIONARI SOLLEVANO UN MASSO PER TIRARSELO SUI PIEDI»

I sindaci Orlando, di Palermo, e De Magistris, di Napoli, disapplicano la legge «sicurezza». Altri li seguono, o prudentemente come Nardella, sindaco di Firenze, o Pizzarotti, sindaco di Parma, o piú decisamente, come altri sindaci della Toscana e di altrove. Problema giuridico: un sindaco può disapplicare un Ddl? O commette un’illegalità? Le contromisure del governo e dello stesso Salvini (che ha fortemente voluto il “pacchetto” di misure) sono “morbide”: si fa aleggiare la possibile rimozione di tali sindaci dalla carica, e sarebbe stata avviata l’inchiesta sull’operato di costoro, ma la rimozione non è stata decisa, mentre il presidente del Consiglio, Conte, chiama l’Associazione dei sindaci al dialogo e confronto. Ossia si lascia procedere la “faccenda” sul piano politico, con le ricadute di propaganda connesse. Infatti la “faccenda” è politica, in primo luogo di propaganda elettorale (come ha rilevato Di Maio): si va alle elezioni in alcune Regioni e dopo verso la coincidenza di una serie di amministrative con le elezioni del parlamento Ue. E questa è, semplicemente, una mossa orchestrata in casa Pd, con appoggi (non espliciti) in casa FI (vedi, in Sicilia, il presidente della Regione, Micciché, che appoggia Orlando), e confluenze varie, fra cui anche quella della Cgil.

Corrisponde precisamente a quanto sa fare l’opposizione al governo giallo-verde e sue forze costitutive: dire «no» (non si deve dare il sussidio detto «reddito», non si devono aumentare le pensioni da fame, non si deve far andare in pensione la gente, ma tenerla il piú possibile secondo la legge Fornero, non si devono toccare le «pensioni d’oro» né prendere quattro soldi da quelle tanto superiori alle minime, non si deve stringere un po’ la tassazione su grandi gruppi e concentrazioni, non si deve almeno limitare l’immigrazione e affrontare la situazione di tanta, troppa “gente” a giro per il nostro paese, né tantomeno limitare i fondi a ciò destinati …). Dire «no» inventando balle indecenti (“giú le mani dalle pensioni”: proclamano costoro, che hanno votato la legge Fornero, bloccato gli aumenti in base al costo della vita, permesso che tanti pensionati facessero al fame. “Basta tasse”: proclamano costoro, che si sono sempre ben guardati di tassare i “grandi”, per spremere i tanti, i piú, i “piccoli”) e rimbombandole grazie al supporto del 99% dei media. Dire «no» senza proporre qualcosa di sensato, se non chiacchiere vuote. E mettendo su pagliacciate come i gilets azzurri dei parlamentare FI (erano come i gilets jaunes francesi, diventati azzurri perché di FI, però affini “contro le tasse”? Bisogna avere la faccia di culo per prestarsi a stronzate del genere, il che qualifica definitivamente il circo Barnum di Berlusconi), o flop completi come le “mobilitazioni” del Pd, di pochi “interessati” con contorno di residui tifosi, oche e mentecatti (il che chiarisce definitivamente che cos’è il Pd). Ma non basta, si approfondisce il «no» nel sabotare: in nome fieri-finti propositi umanitari pro-immigrati, ma sabotare, puntando a un casus belli, grazie alla grancassa dei media, di fronte a mosse contrarie del governo, da presentare come razziste, fasciste e via salmodiando (tali mosse sarebbero legalmente giustificate: ma che importa a questi, su ben altre “cose”, strenui difensori della legalità). Il che chiarisce definitivamente chi sono Orlando, De Magistris e gli altri sindaci-complici.

Dire «no» e sabotare è, del resto, appropriato a questa opposizione Pd-FI (con contorni vari, che si piccano su diversi distinguo, ma svolgono la stessa funzione): è la reazione verso quel minimo (si badi bene: minimo) di reattività al disastro che è emerso al vertice della gestione dello Stato. È la reazione volta a restaurare lo status quo precedente. Ma non può dirlo apertamente (già è stata battuta elettoralmente, né i sondaggi prevedono a essa niente di buono), per cui ricorre a «no», scarica di balle, sabotaggio. Funzionerà? Al piú potrà raccogliere elettoralmente qualcosa da frange e contorni, dal favore della Chiesa di Bergoglio: ma forse, mentre gli alleati-complici dei fieri-finti propositi tenderanno a presentarsi in proprio, per vedere di rosicare qualche posto. Per il resto, non funzionerà: la maggioranza della popolazione se ne fotte dei fieri-finti propositi pro-immigrati ed è a favore non solo della “stretta”, ma anche di quel po’ di prime risposte alla situazione di massa che comunque viene dal governo. No, non ne verrà alcun successo all’opposizione=reazione, e nemmeno agli pseudo-eroici sindaci, autori-complici del sabotaggio reazionario. Ancora una volta «i reazionari sollevano un masso per tirarselo sui piedi>>

MM

(Immagine da wikipedia)

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