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LA GRANDE TRUFFA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE

(Vedi: http://www.enzopennetta.it/2016/06/riscaldamento-globale-la-scienza-al-servizio-della-politica-video/)

Torniamo ad occuparci di scienza e di politica. Non stupisca l’accostamento, dato che un legame organico tra scienza e potere politico risale almeno al XVII sec., a seguito delle teorie di Francis Bacon, filosofo e uomo di Stato inglese. Prendendo spunto dal suo libro, Nuova Atlantide (pubbl. postumo, 1627), un gruppo di filosofi della natura iniziò a riunirsi nel 1640 per discutere le idee di Bacon, dando vita al «Collegio Invisibile». Alcuni membri, assieme ad altri scienziati, fondarono la «Royal Society» nel 1660, stesso anno in cui in Inghilterra veniva restaurata la monarchia con Carlo II Stuart, che riconobbe la società con decreto reale. Da allora la «Royal Society» legò la scienza al potere imperiale e molte delle teorie dell’istituzione furono strumento formidabile di consenso, attorno cui l’Impero britannico costruí gran parte della sua politica coloniale e di sfruttamento.
L’idea di fondo è che la scienza potesse legittimare il potere, generando un consenso unanime e indiscutibile, mediante una “casta sacerdotale” di scienziati anche di dichiarata fama. La funzione della «Royal Society» sarebbe stata, quindi, di supportare l’Impero britannico, fornendo sostegno “scientifico” a decisioni e scelte politiche rilevanti. Con l’appoggio dell’autorità “scientifica” il potere politico cercava anche una “legittimazione naturale” alla sua costituzione e continuazione, in contrapposizione alla legittimazione della Chiesa di Roma, soprattutto dopo lo scisma anglicano.
Oggi le cose non sono molto diverse e le teorie di Malthus, Darwin e Smith sono una testimonianza di quanto la (pseudo)-“scienza” abbia condizionato e diretto la politica nei secoli, fino ai giorni nostri. O se vogliamo, quanto la politica guidata da una certa visione del mondo abbia saputo sfruttare e utilizzare concetti apparentemente scientifici per mettere in atto la propria “agenda”
La teoria del riscaldamento globale antropogenico (causato dall’uomo) fa parte di questa (pseudo)-“scienza”, come dimostrano l’origine politica e l’evoluzione del fenomeno negli anni. Colpisce l’isteria delle reazioni a ogni obiezione, i ripetuti tentativi di evitare ogni discussione e di ignorare risultati scientifici in direzione opposta, la volontà di ostracizzare ogni voce fuori dal coro, la decisione di affermare che c’è un “consenso unanime” e che la scienza dietro tale teoria è “assodata”, anche quando questo non corrisponde affatto a verità. Insomma, nulla a che vedere con il “metodo scientifico”. E colpisce è l’enormità dei finanziamenti pubblici riversati nei decenni su di un campo della scienza cosí limitato, come l’esplosione del mercato delle «energie» dette «rinnovabili» e dei certificati di emissione: strumenti di speculazione finanziaria. Oltre a facili guadagni, dietro la propaganda di certe teorie vi sarebbe molto di piú: il tentativo di frenare lo sviluppo della civiltà umana e in particolare del paesi piú arretrati, con ulteriore impoverimento delle popolazioni e annesse conseguenze di condizioni igieniche e  salute fisica. Malthus fa di nuovo capolino.
Nel tempo della secolarizzazione, in un periodo storico di laicità e laicismo, come mai in passato, l’umanità sembra avere necessità in maniera crescente di miti, ideologie e dogmi. La teoria del riscaldamento globale antropogenico, propagandato dai sacerdoti del nostro tempo ne è un esempio.
Grazie ad Aureliano Ferri, socio di «Piceno Tecnologie», abbiamo i sottotitoli in italiano del video La Grande Truffa del Riscaldamento Globale («Global Warming Swindle»), documentario istruttivo, esaustivo e completo: linguaggio semplice e contenuti accessibili. Invitiamo a guardarlo e a diffonderlo. Per amore dell’umanità intera e della verità.

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