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METÀ DELLA LETTERATURA MEDICA È FALSA

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IL CAPOREDATTORE DELLA RIVISTA MEDICA PIÚ PRESTIGIOSA:

«METÀ DELLA LETTERATURA MEDICA È FALSA»

Articolo di Arjun Walia, tradotto da Enrico Carotenuto, per coscienzainrete.net

In questi ultimi anni molti professionisti si sono fatti avanti per condividere una verità che, per molte persone, si rivela difficile da ingoiare. Uno è il dr. Richard Horton, attuale caporedattore del «Lancet» – una delle riviste mediche (peer-reviewed) piú rispettate al mondo – che ha recentemente dichiarato che moltissime delle ricerche pubblicate sono, nella migliore ipotesi, inaffidabili, se non completamente false.

Il caso contro la scienza è molto semplice: gran parte della letteratura scientifica, forse la metà, potrebbe essere semplicemente falsa. Le problematiche sono molteplici: studi con campioni di piccole dimensioni, effetti molto piccoli, analisi esplorative non valide e palesi conflitti di interesse, insieme a un’ossessione per il perseguimento di tendenze (mode) di dubbia importanza. La scienza ha preso una piega verso il buio.

(http://www.thelancet.com/pdfs/journals/lancet/PIIS0140-6736%2815%2960696-1.pdf).

Ciò è inquietante, tenuto conto del fatto che tutti questi studi (sponsorizzati dall’industria farmaceutica) sono usati per sviluppare farmaci/vaccini che dovrebbero aiutare le persone, addestrare il personale medico, educare gli studenti di medicina, etc.

È comune per molti rifiutare un sacco di ottimo lavoro di esperti e ricercatori presso varie istituzioni in tutto il mondo, perché non è peer-reviewed, e non viene pubblicato in una rivista medica “credibile”. Ma come possiamo vedere, peer-reviewed in realtà non significa piú granché. Le riviste mediche “credibili” stanno sempre piú perdendo credibilità agli occhi degli esperti, e perfino dei collaboratori delle riviste stesse, come il dr. Horton, che è arrivato, in un certo senso, a “chiamarsi fuori”, affermando che i redattori delle riviste aiutano e incoraggiano i peggiori comportamenti, che la quantità di ricerca-spazzatura è allarmante, che dati sono scolpiti ad hoc per “montare” teorie di comodo. Continua, osservando che importanti conferme vengono spesso rifiutate e che si fa molto poco per correggere le cattive pratiche. Quel che è peggio, è che molto di ciò che accade potrebbe anche essere considerato reato. La dr.ssa Marcia Angell, medico e direttore del «New England Medical Journal» (Nemj), un’altra delle piú prestigiose riviste mediche del mondo, dice chiaramente:

semplicemente, non è piú possibile credere a gran parte della ricerca clinica che viene pubblicata, o fare affidamento sul giudizio di medici “fidati” o linee guida mediche autorevoli. Questa conclusione, a cui sono giunta lentamente e con riluttanza in due decenni come redattore del «New England Journal of Medicine», non mi da alcun piacere.

(http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2964337)

Una dichiarazione veramente notevole, da una persona che in pratica fa lo stesso lavoro del dr. Horton. Ci sono molte prove a sostegno di tali affermazioni. Per esempio i documenti ottenuti da Lucija Tomljenovic, del gruppo di ricerca dinamica neurale nel dipartimento di oftalmologia e scienze della vista presso l’«University of British Columbia», che rivelano come le autorità sanitarie, aziende farmaceutiche e produttori di vaccini conoscessero molti dei pericoli associati, ma abbiano scelto di nasconderli al pubblico. Questa è frode scientifica, e la loro complicità suggerisce che questo modo di fare sia una norma che continua tutt’oggi. Questo è solo uno di molti esempi, che allude a una delle problematiche messe in risalto il dr. Horton: l’omissione di dati.

È un bel momento per essere vivi. Nel corso della storia umana, molti paradigmi sono stati cancellati da illuminazioni che all’inizio incontravano dure resistenze. Un grande esempio è quando ci siamo resi conto che la terra non è piatta. Oggi, stiamo vedendo accadere cambiamenti di questo tipo in molteplici ambiti, quasi contemporaneamente. Può sembrare opprimente per coloro che stanno leggendo, soprattutto per il fatto che un sacco di queste idee cozzano con sistemi di credenze. Vi saranno sempre resistenze alle nuove informazioni che non si inseriscono nel quadro attuale, indipendentemente da quanto ragionevoli (o fattuali) esse siano.

 

fonte: http://www.collective-evolution.com/2015/05/16/editor-in-chief-of-worlds-best-known-medical-journal-half-of-all-the-literature-is-false/

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