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SINTESI RELAZIONE FINALE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE

Siamo ormai alle porte coi sassi (ma ci sarà qualcuno che li tira?): si è concluso il lavoro della Commissione parlamentare sull’uranio e l’esito si scontra frontalmente con l’obbligo vaccinale. Lettura in sintesi, con possibilità di scaricare il Pdf.

SP

(da: http://www.disinformazione.it/Relazione_parlamentare_uranio.htm)

Sintesi dell’epocale Relazione finale della Commissione parlamentare, da stampare e portare con sé al colloquio con il medico vaccinatore dell’Asl.

1) La Commissione Parlamentare conferma la totale assenza di studi scientifici in letteratura volti a valutare la tollerabilità della quantità complessiva di componenti dei vaccini (adiuvanti, conservanti, antigeni, allergeni, eccipienti e contaminanti). La quantità cumulativa dei vari componenti dei vaccini eccede il limite permesso per l’autorizzazione all’immissione in commercio!

2) La Commissione Parlamentare conferma la necessità di NON somministrare contemporaneamente più di 5 vaccini monovalenti monodose sui militari.

3) La Commissione Parlamentare conferma che la vaccinazione comporta rischi in termini di problemi di immunodepressione, iper-immunizzazione, autoimmunità e ipersensibilità

4) La Commissione Parlamentare conferma che il pericolo dei rischi è riportato direttamente nelle schede tecniche delle case farmaceutiche che chiedono espressamente l’applicazione di opportune precauzioni all’impiego dei vaccini e la verifica dello stato di salute del vaccinando e dell’assenza di patologie al momento della vaccinazione.

5) Nei vaccini analizzati oltre al principio attivo vi sono oltre 81 sostanze (come formaldeide, proteine pollo, cellule di uova di pollo, embrioni di gallina, idrossido di alluminio, lattosio, albumina umana, cellule fetali umane, ecc.) per cui è prevista una valutazione si sensibilità o allergia.

6) La Commissione parlamentare conferma che vi è una associazione statisticamente significativa tra patologie neoplastiche e linfoproliferative e altre patologie autoimmuni e la somministrazioni di vaccini.

7) I vaccini usati nella profilassi militare sono gli stessi autorizzati dall’Aifa per uso civile

Domande per il medico vaccinatore dell’Asl.

Partendo dall’assoluta equivalenza tra vaccini usati nei militari e quelli usati nei neonati (conferma che arriva dall’Aifa), le domande sono le seguenti:

1) come mai i militari non possono superare 5 vaccini MONODOSE nella stessa seduta e un neonato di 60 giorni di vita ne riceve 8 contemporaneamente (esavalente + pneumococco + rotavirus)?

2) Come mai i vaccini singoli per i militari sono disponibili mentre per i neonati no?

3) Come mai non esistono studi scientifici in letteratura sulla tollerabilità e sicurezza della somma degli adiuvanti (81 sostanze diverse) contenuti nei vaccini?

4) Come mai nei militari vengono richiesti esami prevaccinali approfonditi e personalizzati mentre nei neonati no?

5) Com’è possibile che nei militari vi sia una associazione statisticamente significativa tra patologie tumorali, autoimmuni e le vaccinazioni, mentre nei neonati i vaccini sono sicurissimi e innocui?

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