Oggi si chiama agenzia di credito, banca, che, come quella figura, lo strozzino – che non mancava mai nei vecchi quartieri popolari -, si insedia, solitamente sotto la supervisione di un’ONG, nei paesi apparentemente poco appetibili del terzo mondo, e offre “filantropicamente” microcredito. Per lo sviluppo del paese? Ci mancherebbe altro! Serve a finanziare l’emigrazione, magari di un soggetto per famiglia, e si occupa anche di assisterlo nel viaggio. Non basta, trova un altro sbocco nell’assistere la famiglia, con piccoli prestiti, prestiti di rimessa, per agevolarla in attesa dei soldi mensili del familiare all’estero. E, naturalmente, in questa operazione sguazzano come pesci le agenzie di recupero crediti. Filantropia? No, strozzinaggio, e incentivo all’emigrazione. Ecco l’articolo di una “bocconiana” redenta:
Microcredito e migrazioni di massa: la finanziarizzazione della disperazione
SP
