Il 5 maggio, data attinente sia a Napoleone che al Manzoni che a me (mi si perdoni), che nel 2000 fondai la Piccola cooperativa editoriale 5 maggio con 2 soci, ho postato questo:
“Il senso del grottesco agita tutta la vicenda, ma qui varca ogni limite:
Confermato dal New York Times
L’articolo è in inglese; la sostanza è questa: la Tanzania importa i kit di test per il coronavirus, ma il presidente, che evidentemente conosce i suoi polli, ordina alle forze di sicurezza di testarli in vario modo su organismi non umani, senza che i laboratori ne siano informati. Così vengono classificati con nomi umani ed età diverse una pianta di papaya, una zampa di pollo, una capra e una pecora, e sottoposti a test. Risultato: la capra e la zampa risultano positive.”
La notizia non era, nei dettagli, perfettamente esatta, e neppure lo era perfettamente il succo. Il fatto è che le risate suscitate hanno oscurato un aspetto centrale: quel che traspariva era che i tamponi erano giunti contaminati e che il vispo presidente aveva proceduto a una verifica. Adesso che ho letto, studiato e scaricato la meticolosa documentazione in inglese sul test rn-pcr, conosciuto ben bene l’inventore, Kary Mullis, che per questo ottenne il Nobel (1984!), verificato il numero dei cicli di moltiplicazione del materiale biologico, e soprattutto visto questo brevissimo video:
posso tranquillamente sostenere che il presidente della Tanzania diffidava del test in sé, non della verginità dei tamponi, e che tali tamponi non erano contaminati (chi lo sotiene e con quali prove? Questo è solo il messaggio che si è deciso di diffondere).
Il test è una truffa globale vera e propria, già usato per l’altra truffa globale dell’aids, nonostante che Kary Mullis, morto l’anno scorso, avesse combattuto con le unghie e con i denti insieme a Duesberg contro Gallo e Montagnier.
A seconda della sequenza DNA che introducono nel materiale biologico, dove si trovano anche i frammenti (frammenti, non sequenze complete, si immagini un pezzo di codice fiscale) non isolati che chiamano virus, e il numero dei cicli possono decidere se uno è positivo o negativo. E’ questa l’arma che è necessario togliergli.
SP