Nea Polis

«LIBERI E UGUALI» CESSA DI ESISTERE

La formazione era sorta per opera di personaggi provenienti dal Pci, come Bersani, D’Alema, Speranza e altri, di personaggi di Sinistra Italiana, come Fratoianni, di personaggi di «Possibile», in primis Civati, di personaggi quali la Boldrini e Grasso. LeU, presentatosi alle elezioni del 4 marzo scorso, ha visto “passare”, alcuni, ma nell’insieme degli esiti è stato un flop, e, a parte Grasso che avrebbe voluto mantenere insieme la pur ridotta formazione, è stato preso atto che non vi sono prospettive. Adesso, pare che Bersani, D’Alema, Speranza e altri puntino al … rientro nel Pd, contando sull’elezione di Zingaretti a segretario; la Boldrini starà con il gruppo «Futura» di Furfaro, proveniente da Sel, e ne è già presidentessa ad honorem, e le capacità del gruppo di incidere in qualcosa sono dubbie; Fratoianni con Sinistra Italiana andrà probabilmente con il Prc, che a sua volta ha rotto con PaP, a vedere di costruire il «quarto polo» per le elezioni europee con De Magistris.

Ma il fatto è che questa sinistra nel suo complesso – che va da coloro che hanno aderito esplicitamente all’attuazione degli imperativi del grande capitale transnazionale e dell’Ue, a quelli che vi hanno aderito, sí, ma dicendo di voler modificare “qualcosa”, fino a coloro che si dicono contro, ma ne sostengono aspetti fondanti (come il “no frontiere”, “accogliamo tutti”, priorità delle “questioni di genere”, etc.) – è politicamente finita, né si ricicla certo con quattro proclami e due citazioni buttate lí. E lo scioglimento di LeU ne è una delle inevitabili conseguenze.

MM

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