1) No alla Nato a Rovezzano, vogliamo la pace: e chi non vuole la pace? Tutti (o quasi, cioè a parte delinquenti e malati di mente, che, però, poi non mancano…) nella popolazione; ma non è lo stesso per il grosso della “classe politica”, per la grancassa continua degli inqualificabili media e per l’attuale giunta (la terza, quella Meloni, dopo quella Draghi, e quella Conte) del regime che si è instaurato in Italia, regime che è strumento dell’anglosfera davosiana – =oligarchie finanziarie globaliste+Usa/Uk+satelliti Nato-Ue -, e infatti il regime italico ha già portato l’Italia alla cobelligeranza (sostegno politico, finanziario, armamenti) con l’aggressione Nato, tramite il regime nazificato di Kiev, alla Russia – e in tal quadro si situa l’istallazione del Comando strategico Nato a Firenze (ex Caserma Predieri, a Rovezzano).
2) E dunque gridiamo “no alla guerra, sì alla pace”; ma la guerra contro la Russia è ricercata da tempo dall’anglosfera imperiale: contenimento e pressione, già con Georgia, poi Siria, ora Armenia (prima ancora con dissoluzione della Jugoslavia e schiacciamento della Serbia), avanzata dei paesi sub Nato verso la Russia, e l’obiettivo è di abbatterla e frammentarla, perché il dominio dell’anglosfera davosiana non si può imporre al mondo senza averlo imposto sul paese che copre un ottavo delle terre emerse ed è ricchissimo delle risorse del suolo e sottosuolo – e ci era andata vicino, nella fase Gorbaciov-Eltsin, ma l’ “entità russa”, che già prima si chiamasse Impero zarista, poi Urss, ora Federazione, ha sempre respinto e battuto queste mire (rialendo perfino all’occupazione dei mongoli, e poi all’azione della Polonia, e poi quella della Svezia, per arrivare a Napoleone, e infine alla Germania hitleriana), e adesso la Russia è la massima potenza militare del mondo, e non può far altro che imporre una condizione di pace (pur anche relativa) rintuzzando e battendo le aggressioni.
3) La guerra contro la Russia è un assurdo, tanto demenziale quanto criminale, tuttavia l’anglosfera davosiana vi insiste, e ci trascina la Nato con i servi dell’Ue – ed è un pericolo immenso per noi, per l’Italia, poiché, se il criminale piano di Usa/Uk/complici si accentua, la Russia non potrà che colpire il suo nemico, e nel nostro paese ci sono i centri Usa-Nato, come Aviano, Napoli, Tirrenia, Sigonella…e le altre tante basi; e ci sarà anche il Comando strategico di Rovezzano, a Firenze.
4) Quella della pace è, per noi, per il nostro paese, per l’Italia, non solo un’istanza, una sorta di appello, ma una battaglia per l’esistenza; e che si può davvero fare? A che si deve mirare? Usciamo dal generico “pace, pace!” – perché l’anglosfera davosiana va annoverata a pieno titolo come la banda degli “inimici generis humani” (e lo hanno ben mostrato e dimostrato…) e perché la Russia (con i suoi alleati, in espansione) non può far altro che difendersi, con tutti i mezzi.
La pace, per noi, è uscire dalle guerre Nato – non le vogliamo, non ci vogliamo essere -, siamo già contro la cobelligeranza del servile regime italico e della sua giunta, e quindi siamo contro il Comando Nato a Rovezzano, a Firenze – non lo vogliamo, ci opponiamo, in tutti i modi.
5) E precisamente indebolire la Nato è una via per cercare la pace – il che rimanda, su scala più ampia, nazionale, a liberare il paese dalle basi Usa/Nato, liberandoci quindi dall’italico regime-strumento-“altrui”, per riacquistare l’autonomia-indipendenza dell’Italia.
In questo quadro e in questa prospettiva si situa la lotta per la pace, e quindi la lotta contro l’istallazione del Comando strategico Nato a Rovezzano.
È impossibile? È utopistico? Certo che è difficile, arduo, ma…ma si tenga conto di come, per es., l’imperialismo di Francia e Usa sta venendo espulso da paesi africani, o di come il piccolo Yemen degli Houti stia imponendo la sua azione anti-navi pro-Israele nel Mar Rosso… No, non è impossibile. Al contrario, per il presente e futuro del nostro paese, è necessario.
Firenze 14 giugno 2024
MM