Ho letto che fra un po’ ci sarà l’ennesima celebrazione per il grande genio: che rubacchiasse idee nelle altre botteghe è risaputo, come, inoltre, che si procurasse documentazioni fondamentali, anche del periodo ellenistico, salvate dalle varie distruzioni dagli arabi, che iniziavano a proliferare in Italia in quei tempi.
Ma c’è di piú: ho scoperto di recente che, presso la Biblioteca ambrosiana di Milano, esiste un faldone che pareva contenesse solo lettere islamiche; ora invece si apprende che vi si trovano anche lettere del genio, con le quali chiede ai sufi musulmani informazioni sul funzionamento di alcune macchine. E Galileo, in una o piú delle sue lettere, diceva: “io non sono come Leonardo, io non prendo le mie informazioni dai bergamaschi o dai turchi”.
Ma lo spettacolo deve continuare …
SP